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Massimiliano d’Asburgo: il sogno fallito

L’inutile tentativo di fondare un impero messicano di matrice europea

Massimiliano d’Asburgo, fratello minore di Francesco Giuseppe era un uomo ambizioso, carismatico e dotato di un’intraprendenza che l’Imperatore poteva solo desiderare.

Frenato nei suoi tentativi di portare la pace e la modernità nel Lombardo Veneto si rifugiò con la moglie Carlotta nel castello del Miramare a leccare il proprio orgoglio ferito. La proposta di governare il Messico portata dai conservatori locali e supportata dall’Imperatore di Francia sembrava la risposta ai suoi sogni e, dopo aver ponderato la questione accettò.

L’avventura messicana si rivelò ben più complicata del previsto e, abbandonato da tutti gli alleati, Massimiliano morì fucilato per mano dell’esercito rivoluzionario.


Fonti bibliografiche:
  • “The Twilight of Habsburgs: The Life and Time of Emperor Francis Joseph” di A. Palmer, ed. Faber&Faber 2014
  • “The Last Emperor of Mexico: A Disaster in the New World” di E. Shawcross, ed Faber&Faber 2022
Musiche usate per la puntata:

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.

Immagine di copertina:
Litografia di Josef Kriehuber, 1867
Altre immagini:
Matrimonio tra Carlotta del Belgio e Massimiliano d’Austria. Dipinto del 1857 circa di Cesare dell’Acqua (1821-1905). Fonte: Wikimedia Commons.
L’esecuzione di Massimiliano I del Messico. Stampa. Pubblicata Harper’s Weekly il 10 agosto 1867; autore sconosciuto. Fonte: Wikimedia Commons.

Elisabetta di Baviera: l’imperatrice errante

Gli ultimi anni dell’imperatrice d’Austria

Gli ultimi anni dell’Imperatrice d’Austria furono erratici: dopo un decennio anni passato per lo più fra l’Ungheria e l’Inghilterra a caccia iniziò un lungo peregrinare fra le mete più disparate.

Nelle sue rare soste a Vienna Elisabetta si prodigò per favorire l’amicizia fra Francesco Giuseppe e l’attrice Katharina Schratt, un rapporto che creò sempre un certo fastidio alla figlia minore, Maria Valeria.

Negli ultimi vent’anni della sua vita Elisabetta fu colpita da lutti gravi e profondi: due delle sorelle, Elena e Sofia, il cugino Luigi, la madre e, sopra tutti, la tragica perdita del figlio Rodolfo. Questi dolori uniti al suo mal di vivere la portarono a cercare conforto nel mondo degli spiriti fino a invocare la propria morte.

Elisabetta, l’Imperatrice meno monarchica della storia degli Asburgo, venne uccisa per mano di un anarchico in cerca di rivalsa. Ella riposa ora nella Cappella dei Cappuccini di Vienna accanto al figlio e al marito; quando torneremo a viaggiare andateci, è un luogo tetro e scuro, ma carico di storia.


Se avete perso le puntate precedenti su Elisabetta potete ascoltarle qui:


Fonti bibliografiche:
  • “Sissi” Brigitte Hamann, ed. Tea, 1999
  • “Francesco Giuseppe: il lungo declino degli Asburgo” Alan Palmer, Mondadori, 1995
Musiche usate per la puntata:

Tutti i brani sono sotto licenza Creative Commons.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
L’ultima foto conosciuta di Elisabetta, scattata qualche giorno prima della sua morte mentre si trovava a Ginevra con la sua dama di compagnia Irma Sztaray.

Per altre immagini di Elisabetta potete consultare la pagina di Wikimedia Commons a lei dedicata.

Elisabetta di Baviera: fra Budapest e Vienna

Il rapporto dell’imperatrice d’Austria con l’Ungheria

Il rapporto dell’imperatrice d’Austria con l’Ungheria è stato un rapporto privilegiato: Elisabetta era affascinata da questo paese selvaggio e popolato da persone fiere e indipendenti e, di certo, aiutò il fatto che Sofia odiasse i magiari con tutta sé stessa. Per l’indipendenza ungherese Elisabetta si impegnò politicamente come mai aveva fatto prima e come mai più fece in seguito, mostrando una palese parzialità per quella terra che amò fino alla morte.

Nella vita di Elisabetta, nel periodo ungherese, entrò Gyula Andrássy una presenza che ha fatto molto chiacchierare e che ebbe grande importanza per l’Imperatrice. La figura di Andrássy  è molto interessante: uomo navigato, carismatico, politico brillante, egli si avvantaggiò della devozione di Elisabetta alla causa. Per anni il loro legame fu cementato dalla reciproca passione per l’Ungheria ed è assai probabile che la loro amicizia sia rimasta puramente platonica.

Dall’altro lato dell’Impero c’era Vienna e il suo crescente disamore per la capitale: se a Budapest Elisabetta si sentiva amata e a proprio agio, a Vienna si sentiva giudicata e malsopportata. Ella reagì estraniandosi sempre di più dalla vita familiare e di corte, concentrandosi sui propri piaceri e sull’ultima figlia, Maria Valeria.


Fonti bibliografiche:
  • “Sissi” Brigitte Hamann, ed. Tea, 1999
  • “Francesco Giuseppe: il lungo declino degli Asburgo” Alan Palmer, Mondadori, 1995
Musiche usate per la puntata:

Entrambi i brani sono sotto licenza Creative Commons e si possono ascoltare o scaricare liberamente da Jamendo.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
L’imperatrice Elisabetta vestita per l’incoronazione ungherese (1867). Foto di Emil Rabending (1823–1886). Fonte: wikimedia commons.
Altre immagini:
Il castello di Gödöllő
Il castello di Gödöllő. Autore sconosciuto, dipinto di scuola ungherese del diciannovesimo secolo. Fonte: wikimedia commons.
Gyula Andrássy in una foto del 1855. Fonte: wikimedia commons.

Per altre immagini di Elisabetta potete consultare la pagina di Wikimedia Commons a lei dedicata.

 

Elisabetta di Baviera: la schiavitù della bellezza

Elisabetta di Baviera e il suo corpo

In questa puntata ci soffermiamo sul complesso rapporto che Elisabetta ebbe con il suo corpo e con la sua bellezza. Che ella fosse considerata una donna di eccezionale avvenenza è risaputo, pare che seconda le fosse solo l’Imperatrice di Francia, ma il prezzo che pagò per mantenere tale aspetto fu davvero salato. Il proprio aspetto divenne, col tempo, il metro attraverso cui Elisabetta valutava sé stessa e, per questo spese una quantità incalcolabile di tempo ed energie per passare il proprio esame. L’apparenza fisica divenne pian piano un’ossessione, tanto che verso la fine della propria vita non tollerava nemmeno di essere fotografata.

A lato facciamo notare che, per quanto ella ci tenesse ad apparire seducente e perfetta, non tollerò mai nessun tipo di corte che non fosse puramente platonica e il solo che ci provò venne allontanato dal suo seguito in modo assai brusco.

Elisabetta si servì della propria bellezza per piegare il marito e non v’è dubbio che fu grazie alla sua avvenenza se riuscì a mettere in ombra la suocera. Di più, non si fece nemmeno scrupolo di usare le proprie attrattive per spingere Francesco Giuseppe a favorire l’Ungheria, unico interlocutore politico con cui si relazionò per motivi meramente personali. Della complessa relazione fra Elisabetta e il popolo magiaro ci occuperemo la prossima volta.


Fonti bibliografiche:
  • “Sissi” Brigitte Hamann, ed. Tea, 1999
  • “Francesco Giuseppe: il lungo declino degli Asburgo” Alan Palmer, Mondadori, 1995
Musiche usate per la puntata:

Entrambi i brani sono sotto licenza Creative Commons e si possono ascoltare o scaricare liberamente da Jamendo.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
I lunghissimi capelli di Elisabetta in un dipinto di Franz Xaver Winterhalter del 1864
Dipinto di Franz Xaver Winterhalter, 1864 Fonte: Wikimedia Commons.

Per altre immagini di Elisabetta potete consultare la pagina di Wikimedia Commons a lei dedicata.

Elisabetta di Baviera: la fuga da Vienna e ritorno

Le fughe da Vienna di Elisabetta mentre la famiglia imperiale affronta numerose sfide interne ed esterne.

Dopo la morte di Sofia, Elisabetta cadde in una profonda depressione che si espresse attraverso una serie di malanni fisici che portarono a credere che avesse sviluppato una malattia ai polmoni potenzialmente fatale. Per curarla il medico ordinò un clima mite e lei scelse Madeira, ben lontano da Vienna. Questa fu la prima di molte “fughe” che la videro toccare i posti più disparati. Elisabetta da questi viaggi comprese quanto fosse forte il suo ascendente sul marito che lei poteva lasciare solo alla Hofburg a tempo indeterminato.  Elisabetta sfruttò  a proprio vantaggio il potere ricavato dalle sue fughe da Vienna. Lo usò per ritagliarsi più libertà e indipendenza, o per i figli, come nell’occasione in cui pretese di avere mano libera sull’educazione di Rodolfo, l’erede nato nel 1858.

Nel mentre Francesco Giuseppe dovette fronteggiare le conseguenze della sconfitta contro i Savoia e la partenza del fratello per il Messico.


Fonti bibliografiche:
  • “Sissi” Brigitte Hamann, ed. Tea, 1999
  • “Francesco Giuseppe: il lungo declino degli Asburgo” Alan Palmer, Mondadori, 1995
Musiche di sottofondo usate per la puntata:

Entrambi i brani sono sotto licenza Creative Commons e si possono ascoltare o scaricare liberamente da Jamendo.

Immagine di copertina:
L’imperatrice Elisabetta d’Austria a Madeira nel 1861. Autore sconosciuto. Fonte: Wikimedia Commons.
Altre immagini:
L’imperatrice Elisabetta d’Austria nel 1867. Litografia di Eduard Kaiser. Fonte: Wikimedia Commons.