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Il podcast amatoriale di storia

Elisabetta II: l’essenza della monarchia britannica

Un regno lungo una vita.

Elisabetta II del Regno Unito salì al trono quasi per caso, per un capriccio del destino. Se suo zio David non si fosse invaghito di Wallis Simpson fino ad arrivare all’abdicazione non avremmo mai avuto Elisabetta, Carlo, Diana e tutti i loro scandali. Elisabetta avrebbe vissuto una vita ritirata, una nobile minore in una grande famiglia. Eppure il fato ha voluto diversamente e da settant’anni regna e serve il proprio Paese. Prima regina che madre e moglie, hanno detto in molti, e forse è vero, ma dopo tanto tempo Elisabetta è il volto dell’Inghilterra, conosciuta in tutto il mondo.

Due errate corrige: 1) Helena Bonham Carter interpreta Bellatrix Lestrange e non Dolores Umbridge (la Potterhead che è in me si vergogna) 2) “The Queen” annovera fra i suoi interpreti Michael Sheen e non Martin Sheen.

Se volete guardate la serie Netflix “The Crown” che, oltre a un cast d’eccezione, offre delle interessanti prospettive. Vi sono numerosi errori storici e molti fatti sono frutto dell’interpretazione personale degli sceneggiatori, ma è un prodotto davvero ben fatto.

Ribadiamo che, al netto delle biografie lette, abbiamo preferito attenerci il più possibile ai fatti e meno possibile alle supposizioni o alle speculazioni anche delle “fonti interne” visti i numerosi scandali con smentite e contro smentite avvenuti negli ultimi venti e passa anni.

Questo episodio è per Cinzia che spesso, quando sentiva parlare di monarchi inglesi mi diceva “Dì, ma cosa pensi su…” e che avrebbe amato questo episodio.

Fonti bibliografiche:

  • “Queen of our times: the life of Elizabeth II” di Robert Hardmann, ed. Mc Millan , Londra 2022
  • “The diamond queen: Elizabeth II and her people” ed. Unabridged, Londra, 2012
  • “Elizabeth the queen: la vita di una regina” di Sally Bedell Smith, ed. Fabbri, 2020.
Musiche usate per la puntata:

Tutti i brani sono sotto licenza Creative Commons.
(Sì, abbiamo dovuto usare dei brani suonati da americani per una puntata sulla monarchia britannica 🙂 perché erano le uniche versioni con licenza aperta che siamo riusciti a trovare).

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.

Immagine di copertina:
Elisabetta II con le insegne regali (lo scettro e il globo) durante l’incoronazione nel 1953.
Altre immagini:
Elisabetta II saluta i sudditi dopo l’incoronazione, nel 1953. Fonte: wikimedia commons.

 

Ritratto di famiglia del duca e della duchessa di York (futuri re Giorgio VI e regina Elisabetta) con la figlia Elisabetta II (1926). Fonte: wikimedia commons.

 

La principessa Elisabetta presta servizio nell’Auxiliary Territorial Service, 1945. Fonte: wikimedia commons.

 

Il matrimonio di Elisabetta II e Filippo (1947). Fonte: wikimedia commons.

Alice e Ludwig: le origini di Aleksandra

La vita travagliata dei genitori dell’ultima zarina di Russia

Ognuno di noi affonda le proprie radici nella famiglia, a volte sono solide, altre meno, alcune radici sono strettamente collegate fra loro, altre no; resta il fatto che ognuno di noi deve molto al nucleo in cui si nasce.

Dopo aver trattato a lungo di Alix abbiamo deciso di chiudere con una puntata sui suoi genitori: Ludwig d’Assia e Alice del Regno Unito. Due figure non centrali nella scena politica europea del tempo, ma fondamentali per Alix e per i suoi fratelli.

Profondamente diversi, Alice e Ludwig condussero un matrimonio burrascoso, fatto di alti e di bassi dati dai colpi che la vita inflisse loro più di una volta, eppure rimasero insieme fino alla morte uniti dal mutuo rispetto.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
Musiche usate per la puntata:

Entrambi i brani sono sotto licenza Creative Commons e si possono ascoltare o scaricare liberamente da Jamendo.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
La famiglia del granduca Ludwig d'Assia.
La famiglia del granduca Ludwig d’Assia. Da sinistra a destra: Aleksandra Foedorovna (Alix), Elisabeth, il granduca Ludwig, Alice, il principe Ernst Ludwig. 1879, olio su tela di Heinrich von Angeli. Royal Collection. Fonte: Wikimedia Commons.
Altre immagini:
La principessa Alice nel 1871. Foto di Franz Backofen. Fonte: Wikimedia Commons.
Ludwig nel 1860 circa. Fotografo sconosciuto. Fonte: Wikimedia Commons.
Alice e il fidanzato Ludwig nel 1860. Foto di William Bambridge. Fonte: Wikimedia Commons.
La famiglia d’Assia nel 1876 circa. In senso orario da sinistra: Elisabeth, Ludwig con in braccio Marie, Alice, Viktoria, Irene, Ernst e Alix (Aleksandra) al centro. Foto di Hills & Saunders Fonte: Wikimedia Commons.

I presunti Romanov

Mille e una Anastasija

Dagli anni ’20 in poi del ‘900 molte donne e uomini affermarono di essere i figli perduti di Nicola II e sua moglie Alexandra. In un mondo dove davvero accadeva che le persone sparissero e riapparissero altrove, dove  la parola “DNA” era poco più che fantascienza furono in molti a credere che questa o quella persona fossero, di volta in volta, una delle Granduchesse o lo zarevic Aleksej, complice anche l’assoluto mistero in cui era avvolta la storia della Famiglia Imperiale Russa.

Riguardo la storia di Anna Anderson ricordiamo il film del 1956 “Anastasia” con Yul Brinner e quello omonimo di casa Disney del 1996, entrambi molto romanzati.  Non ci risultano trasposizioni riguardanti gli altri pretendenti.

Mentre raccontiamo di Anna Anderson c’è un piccolo refuso  quando io, Anna Lisa, mi riferisco a un “tutore di Alexandra”, ovviamente volevo dire “tutore di Anastasija”. Mi scuso.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
  • “Fate of Romanovs” di Greg King e Penny Wilson,  ed. Turner Pub, Londra, 2005
  • Pagina cimiteriale di Eugenia Smith
  • “The Romanovs: the final chapter” di Robert K. Massie ed. Head of Zeus, Londra, 2016
Musiche usate per la puntata:

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
Anna Anderson, Evgenia Smith, Eleonora Krüger
Altre immagini:
Poster del film “Anastasia” del 1956

Aleksandra Feodorovna Romanova: la fine dei Romanov

La morte della famiglia imperiale per mano dei bolscevichi

Nel 1917 i fermenti in Russia erano ormai tali da costringere Nicola II ad abdicare e, dopo una brevissima parentesi, il potere finì in mano alla Duma guidata da Aleksandr Kerenskij. Un anno dopo Lenin prese la guida del Paese e per la famiglia imperiale, già agli arresti dalla primavera del 1917, questo fu l’inizio della fine. Troppo scomodi per i loro parenti europei, troppo scomodi per i bolscevichi, che temevano la vittoria del movimento dei filomonarchici Bianchi, dei Romanov fu ordinata la morte nell’estate del 1918.  In questa puntata ripercorriamo le loro orme dall’arresto fino alla morte e alla sepoltura affrettata nella foresta di Koptjaki.


Se non avete ascoltato le puntate precedenti della serie su Alexandra Feodorovna Romanova:


Fonti bibliografiche:
  • “L’ultima zarina” di Greg King, Mondadori 1997
  • “L’ultimo zar. Vita e morte di Nicola II” di Edvar Radzinskij Dalai, 2001
Musiche usate per la puntata:
  • Sottofondo principale: “Maybe It Was True” di Mattia Vlad Morleo.
  • Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic.

Tutti i brani sono sotto licenza Creative Commons.

La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi. 🙂

Immagine di copertina:
Il seminterrato dove furono uccisi i Romanov.
Altre immagini:
Casa Ipat'ev nel 1928
L’esterno di Casa Ipat’ev a Yekaterinburg nel 1928

Speciale estate 2021: il “Sass de le crosete” e il “Sass de la monaca” a Pejo (TN)

Due testimonianze del paganesimo e della stregoneria nell’alta Val di Sole.

Durante le vacanze estive in Val di Sole abbiamo visitato il Museo delle Streghe di Pejo e i luoghi dei dintorni dove persistono tracce del passato pagano della valle. Purtroppo, essendo inesperti nell’arte della registrazione video in esterni, abbiamo dovuto buttare via una parte significativa del materiale in quanto l’audio era pressoché inascoltabile.
Si sono salvate soltanto le parti relative al “Sass de le crosete ” e al “Sass de la monaca”, che qui vi presentiamo.

(Per vederlo su Youtube potete usare il link diretto)

00:00 Sigla
00:19 Introduzione
01:45 Sass de le crosete
04:04 Sass de la monaca
08:03 Titoli di coda

Musiche di sottofondo:

Come trovare il Sass de le crosete


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Come trovare il Sass de la monaca


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